Mercoledì, 01 Luglio 2015 23:18
AUGÉ E DONÀ A PALAZZOLO PER UN NUOVO PARADIGMA DEL NUTRIRE TRA UOMO GENERICO E ESPERIENZA DELL’ASSOLUTO
ufficio stampa Filosofi lungo l'Oglio
DOMENICA 5 LUGLIO LA CERIMONIA DI PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE DELLA IV EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA/ FILOSOFI LUNGO L’OGLIO. UN LIBRO PER IL PRESENTE «L’uomo fa l’assoluto mangiando»J. P. Sartre, L’esistenzialismo è un umanismo «La beatitudine eterna è uno stato in cui guardare è mangiare»S. Weil, L’ombra e la grazia
Domenica, 28 Giugno 2015 15:17
LA CUSTODIA DEL CREATO L’ILLUSIONE DI INFINITO E LA VENDETTA DEL CIBO
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«Non solo la terra è stata data da Dio all’uomo, che deve usarla rispettando l’intenzione originaria di bene, secondo la quale gli è stata donata; ma l’uomo è donato a sé stesso da Dio e deve, perciò, rispettare la struttura naturale e morale, di cui è stato donato» R. Guardini, La fine dell’epoca moderna «Vediamo un po' di sapere ora, caro Sancio, dove va vossignoria. Va a cercare qualche asino che se le sia smarrito? — No, di certo. — E allora, di che va in cerca? — Vado a cercare una cosa da nulla: una principessa e, in lei, il sole della bellezza nonché tutto il cielo insieme. — E dove fate conto di trovare quello che dite, Sancio? — Dove? Nella gran città del Toboso. — Bene, e da parte di chi l'andate a cercare? — Da parte del famoso cavaliere don Chisciotte della Mancia che raddrizza i torti, dà da mangiare a chi ha sete e da bere a chi ha fame». M. de Cervantes, Don Chischiotte «Mi piace il cibo che non debbano elaborare e sorvegliare stuoli di servi, non ordinato molti giorni prima né servito dalle mani di molti, ma facile a reperirsi e semplice, un cibo che non ha nulla di ricercato o di prezioso, che non verrà a mancare da nessuna parte si vada, non oneroso per il patrimonio né per il corpo, tale da non uscire poi per la stessa via dalla quale è entrato» Seneca, De tranquillitate animi LA CUSTODIA DEL CREATO L’ILLUSIONE DI INFINITO E LA VENDETTA DEL CIBO Procede con slancio e grande partecipazione la decima edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio. Domani, lunedì 29 giugno, ospite d’eccezione sarà il Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi. Un doppio appuntamento con l’alto prelato: alle 18.30, Sua Eminenza presiederà la S. Messa nella Chiesa SS. Gervasio e Protasio, in piazza Garibaldi a Cologne (Bs). Quindi, alle ore 21.15, nel cortile del Palazzo Municipale, che si trova nella medesima via (in caso di pioggia nella Parrocchiale), il Cardinale Coccopalmerio terrà una lectio magistralis dal titolo: Custodi responsabili del Creato. Il giorno successivo, martedì 30 giugno, sempre alle ore 21.15, nel Cortile delle Scuole Elementari Padre Luigi Andeni, in via Roma 31 a Barbariga (Bs) [in caso di pioggia nella vicina Chiesa SS. Vito, Modesto e Crescenzia], sarà la volta di Armando Savignano – ordinario di Filosofia Morale all’Università degli studi di Trieste e tra i maggiori interpreti contemporanei del pensiero spagnolo ed iberoamericano moderno e contemporaneo – che interverrà con una relazione dal titolo: Fame della fama ed illusione di infinito. A seguire, mercoledì 1 luglio, alla stessa ora, nel Cortile della Pieve di S. Maria Maggiore, in via Castello a Erbusco (Bs)[in caso di pioggia Chiesa S. Maria Assunta sita nella medesima via], è attesa Francesca Rigotti – docente di Dottrine politiche all’Università di Lugano – che proporrà una riflessione su La vendetta del cibo. Perché il cibo ci tratta male. Una tre giorni di grande…
«Tutti gli esseri Avranno diritto Alla terra e alla vita, e così sarà il pane di domani, il pane di ogni bocca, sacro, consacrato perché sarà il prodotto della più lunga e dura lotta umana» P. Neruda, Ode al pane «Il godimento= indipendenza nella dipendenza». E. Levinas, Quaderni di prigionia « Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e come è duro calle Lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale» Dante, Pd XVII,58-60
Martedì, 16 Giugno 2015 20:36
POVERTÀ, SOFFERENZA, ESCLUSIONE TRA URGENZE DEL PRESENTE E MEDITAZIONI MISTICHE: DALL’HOMO ŒCONOMICUS ALL’HOMO EUCARISTICUS?
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«Anche al povero tendi la tua mano, perché sia perfetta la tua benedizione. La tua generosità si estenda a ogni vivente, ma anche al morto non negare la tua pietà. Non evitare coloro che piangono, e con gli afflitti mostrati afflitto. Non esitare a visitare un malato, perché per questo sarai amato» (Sir 7, 32-35) «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita» (Gv 6,53). «Allora tu invocherai e il Signore risponderà, tu griderai e lui dirà: Eccomi» (Is 58, 9).
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