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Il cibo. Da simbolo di integrazione sociale, ha assunto un significato culturale. L'individuo esprime la propria «singolarità» alla ricerca dell'alimento sano, genuino, autentico e soprattutto unico
Buona piazza, centinaia di donne, una ventina di uomini presenza discreta del sindaco Federico Casali e appassionata presentazione della dott. Sabrina Lombardi, gran supporter dell'appuntamento dei Filosofi lungo l'Oglio: offre un saluto e una domanda, «che ne è del nostro senso di comunità e ognuno di noi come deve agire ed esserci?».
Si può dire che, giunto alla XVII° edizione, il Festival Filosofi lungo l'Oglio si sia allargato a macchia d'Oglio, ed abbia tracimato nell'invaso del Mella. Mentre i ponti uniscono, i fiumi dividono, non solo i luoghi ma anche le genti, e più fiumi vi sono di mezzo e più sono le divisioni. Il Fiume Oglio, che si origina a Ponte di Legno, scorre sinuoso e corposo fino ad immettersi, dopo 280Km, nel Po, a valle di Gazzuolo, in terra mantovana, mentre il Fiume Mella, di soli 96 km, scende verso il Po' ma dopo essersi unito all'Oglio poco dopo Ostiano. "Da cinque anni i due fiumi sono uniti anche culturalmente - ha commentato Ivonne Valcamonico, l'Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione della Comunità Montana di Valle Trompia - da quando abbiamo aderito a questo prestigioso festival, che deve fare da ponte verso un nuovo presente".
Quale può essere la risposta alla questione sul senso incondizionato dell'umano in un mondo dove le relazioni sono se va bene di superficie, i non luoghi come le non cose si moltiplicano, il senso di rancore, di rabbia ma anche di spaesamento e di paura diventano il menù quotidiano, le minacce del nucleare tornano, gli orrori delle guerre ci lasciano attoniti e impotenti? Basterebbe, forse, chiuderci in noi stessi?
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Le Video lezioni

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